Eventi
Gli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli. Catalogo
Mercoledì 30 novembre, alle ore 10.30, nello storico Salone di lettura intitolato a Maria Giuseppina Castellano Lanzara, si presenta il volume Gli incunaboli della Biblioteca Universitaria di Napoli (locandina).
Il catalogo di uno dei fondi incunabolistici più interessanti del patrimonio bibliografico napoletano, curato dal prof. Giancarlo Petrella, è frutto del protocollo d’intesa del 2020 tra la Biblioteca Universitaria di Napoli (Ministero della Cultura) e la Scuola di alta formazione in Storia e Filologia del manoscritto e del libro antico “Alberto Varvaro” , diretta dal prof. Andrea Mazzucchi.
Presentazione a cura di:
Maria Lucia Siragusa, Direttore della BUN
Andrea Mazzucchi, Direttore della Scuola di Alta Formazione
Giancarlo Petrella, Curatore - Università di Napoli "Federico II"
Interverranno:
Paola Passarelli, Direttore della Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’autore
Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli
Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Arturo De Vivo, Responsabile della Scuola Superiore Meridionale
Piero Scapecchi, già Funzionario della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Francesca Aiello, Università di Catania, in rappresentanza degli allievi e delle allieve della Scuola di alta Formazione.
Per l’occasione sarà allestita un’esposizione bibliografica di una selezione di incunaboli anche miniati, con diverse editiones principes.
Biblioteca Universitaria di Napoli
Via Giovanni Paladino, 39
mercoledì 30 novembre, ore 10.30
Informazioni
0815517025; bu-na.promozioneculturale@cultura.gov.it
Il fondo incunaboli della BUN è composto da 481 esemplari, tra cui: il Lattanzio Sublacense del 1465; l’edizione del 1470 delle Vite parallele di Plutarco; l'Esopo napoletano edito da Francesco del Tuppo del 1485; il Valturio Veronese del 1483; la prima edizione napoletana, del 1477, della Comedia di Dante e l'edizione fiorentina del 1481 con incisioni attribuite al Botticelli; la prima edizione in greco di Omero del 1488 e un esemplare membranaceo miniato del Libro d'ore parigino della fine del XV secolo.
La provenienza degli incunaboli è estremamente variegata. Possono definirsi nucleo fondante le donazioni ottocentesche dei due bibliofili e collezionisti, il marchese Francesco Taccone, facoltoso esponente della nobile famiglia calabrese dei marchesi di Sitizano e funzionario borbonico, e il marchese e giurista Francesco Orlando. A questo primo nucleo si aggiunsero le raccolte librarie dei monasteri soppressi durante il Decennio Francese: il Collegio Massimo dei Gesuiti, San Lorenzo, Santa Maria degli Angeli, Santa Teresa, San Pietro Martire, Sanità, Sant’Agostino maggiore, San Giovanni a Carbonara e diversi volumi provenienti da una dispersa collezione del papa Pio VI.
Il fondo fu arricchito poi nel corso dei secoli grazie a lasciti e donazioni di uomini illustri, come il marchese filantropo Alfonso Maria Della Valle di Casanova ed i giuristi e bibliofili Domenico De Pilla e Domenico Viti.
Il catalogo presenta una significativa ricognizione degli esemplari che non solo ha il merito di divulgare il ricco patrimonio della BUN, ma approfondisce anche lo studio di antiche biblioteche, la storia della tipografia e del collezionismo librario.