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Presentazione del libro Fontane di Napoli. Storia del bello e dell'utile nell'arredo urbano
Alla Biblioteca Universitaria di Napoli martedì 28 maggio alle ore 15:30 si presenta il libro di Filomena Maria Sardella, Fontane di Napoli. Storia del bello e dell'utile nell'arredo urbano. Guida editore, 2024.
Che sia Narciso a specchiarsi nell’acqua limpida per morirne o Afrodite a risalire dalle acque del mare per nascere, l’acqua è in assoluto l’elemento primario collegato alla vita. Napoli è una città poliedrica, sporta sul magnifico golfo guarda alla Bellezza e ha bisogno di fonti per vivere come raccontarsi. Ecco che le fontane di Napoli seguono la storia dell’antica città fino a noi, trattenendo i segni delle proprie tradizioni culturali con decori litici diventando esse stesse opere d’Arte. Belle come maestose sculture in epoca barocca e neoclassica, impegnano luoghi simbolo del potere o piazze popolari per di più a conferma della loro indispensabile utilità.
Si trasformano e si muovono, decodificate e nuovamente inserite nel contesto urbano, parlano il linguaggio dell’ora secondo una disciplina reinventata dalle scelte indicate dalla politica urbana. Le fontane che sono qui descritte si raccontano da sole, scelte tra quelle rimaste dal Medioevo ai primi del XX secolo, a simbolo la fontana del Serino che ha breve vita. Magari restano mute del canto dell’acqua ma sono fatte così, seguono l’uomo nei suoi bisogni e se l’uomo vorrà, potranno zampillare ancora.
Il volume è accompagnato dalle fotografie di Giovanni Genova.
L’iniziativa è collegata alla mostra bibliografica: Acquedotti e fontane a Napoli: una storia lunga duemila anni, inaugurata alla Biblioteca Universitaria di Napoli il 7 maggio e visitabile fino al 24 giugno. La mostra è parte del programma del Maggio dei Monumenti 2024 - "Le acque di Napoli", promosso dal Comune di Napoli.
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