Libri salvati. Chi censura i censori?

10/05/2019

Nella notte del 10 maggio 1933 l’Associazione studentesca della Germania proclamò un "azione contro lo spirito non tedesco" e organizzò a Berlino e nelle principali città tedesche roghi di libri ritenuti contrari all’autentico spirito tedesco, o perché di autori ebrei o perché portatori di valori distanti da quelli del regime. Furono bruciate le opere di centinaia di scrittori come Karl Marx, Jack London, Sigmund Freud, Franz Kafka, James Joyce, Albert Einstein, Émile Zola, Ernest Hemingway e tanti altri. Con queste solenni celebrazioni salutate da folle entusiaste si diede avvio di fatto alla censura di Stato. Il ricordo dei Bücherverbrennungen viene mantenuto vivo quest’anno dall’Associazione Italiana Biblioteche (AIB), che in collaborazione con Associazione Italiana di Public History (AIPH), promuove l’evento Libri salvati, rassegna di letture pubbliche di libri proibiti.
La Biblioteca Universitaria aderisce con l’iniziativa: Chi censura i censori? Pubbliche letture e dibattito con gli studenti universitari che quotidianamente frequentano le sale della BUN. Trasmettere la memoria e il ricordo di quanto è avvenuto in passato è un dovere a cui non ci si può sottrarre.

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