Collezioni umanistiche
Particolare segnalazione merita la ricchezza e la varietà delle collezioni di quest'area, caratterizzate sia da un notevole valore storico-culturale, sia da un rilevante interesse bibliografico (numerose le cinquecentine, le aldine e le bodoniane, oltre a pregevoli incunaboli).
Si segnalano:
Manoscritti
Fondo costituito in prevalenza da materiali provenienti dai monasteri soppressi e da donazioni di docenti dell'ateneo napoletano. Il più antico risulta un calendario astronomico del sec. XV, rotolo membranaceo di circa 2.000 mm. di lunghezza (Kristeller, Iter Italicum, I, p. 438); notevoli anche la raccolta delle Imprese ovvero Stemme delle famiglie italiane di Gaetano Montefuscoli (sec. XVIII/XIX), sei tomi di cui uno di indici, con disegni acquerellati; un inedito trattato secentesco di Giuseppe Pulcarelli intitolato De feudis et constitutionibus. D'indubbia rilevanza i carteggi di Modestino del Gaizo, Vittorio Imbriani e Luigi La Vista.
Incunaboli
Raccolta formata da 481 unità bibliografiche di varia provenienza, tra le quali, particolarmente degne di nota: il Lattanzio Sublacense del 1465; ben 16 impressioni dei prototipografi Sweynheym e Pannartz (il Plinio del 1470 con glosse del cardinale Seripando); l'Esopo napoletano edito da Francesco del Tuppo nel 1485; il Valturio Veronese del 1483; l'edizione fiorentina del 1481 della Commedia con incisioni attribuite al Botticelli; la prima edizione, in greco, di Omero (Firenze 1488); e un esemplare membranaceo miniato del Libro d'ore parigino della fine del XV secolo.
Cinquecentine
Circa 4000, quasi tutte di gran pregio e ben conservate. Da segnalare,in particolare, la ricca collezione di aldine (oltre 200, tra cui la prima edizione in greco di Aristotile del 1495-1499 e la Hypnerotomachia Poliphili). Una mostra bibliografica e un catalogo a stampa sono state dedicate alle cinquecentine napoletane.
Bodoniane
Raccolta di circa 300 edizioni, di cui particolarmente pregevoli: una rarissima copia miniata degli Scherzi poetici e pittorici del De Rossi (1794); un esemplare in carta celestina della Faoniade di Vincenzo Imperiali, non registrata in alcun repertorio; gli Epithalamia (1775); Gli amori pastorali di Dafne e Cloe di Longo sofista (1786); l'Aminta tassiana (1789); l'Orazio (1791); l'Iliade (1808); una raccolta di Omelie e Lettere pastorali di Adeodato Turchi (1788-1802) ed altre tirature poco conosciute. Della collezione esiste il catalogo a stampa, pubblicato nel 1978.
Collezione dantesca
Collezione in continuo aggiornamento, il cui nucleo originario è costituito dalla cospicua raccolta di circa 470 opere legate, nel 1872, dal marchese Alfonso Della Valle di Casanova, ricche di antiche e pregevolissime stampe, da quella napoletana del 1477 alla prima edizione curata dagli Accademici della Crusca nel 1595, a quella pubblicata dallo Zatta a Venezia (1757-1758).
Il nucleo s'integra con la sezione dantesca del fondo Imbriani, rappresentata soprattutto dalle opere minori e dagli studi critici.
Della collezione è stato pubblicato un catalogo a stampa dalla Olschki di Firenze (1959).
Fondo Imbriani
Il fondo è costituito da 5108 opere e circa 1190 opuscoli di prevalente interesse letterario (filologia, archeologia, storia, linguistica, demopsicologia, critica dantesca).
Tra le edizioni glossate e postillate da Imbriani si segnalano Lo Tasso napoletano di G. Fasano (Napoli, Raillard, 1689) e il Decamerone (Firenze, Passigli, 1843).
Notevole anche la raccolta di stampe popolari, la cui bibliografia è stata pubblicata (1986).
Legature pregiate
Raccolta proveniente in gran parte dalla Real Biblioteca Privata, prezioso fondo dei Borbone di Napoli relativo ad un periodo che varia tra il 1750 e il 1860, che fu divisa e donata dal re nel 1863 alla Biblioteca Nazionale di Napoli, alla Reale Universitaria di Napoli ed alla Palatina di Caserta. La raccolta è arricchita da un notevole testimonianza di legature murattiane realizzate per Gioacchino Murat, re di Napoli dal 1808 al 1815.
Altre legature molto particolari nei fregi in oro sono state eseguite in Sicilia, durante il regno borbonico o in altre parti d’Italia e d’Europa.
Legato Viti
La raccolta è formata da 4760 opere e circa 2000 opuscoli, tra cui pregevoli opere letterarie, numerose cinquecentine e soprattutto la collezione di edizioni della Crusca.
Particolarmente rari l`edizione giuntina 1532 delle Istorie fiorentine di Machiavelli e il rifacimento dell`Orlando Innamorato del Boiardo, stampato a Venezia da Lucantonio Giunti nel 1545.
Legato De Pilla
È costituito da 2350 opere e 300 opuscoli, tra cui pregevoli opere giuridiche e letterarie, numerose cinquecentine e aldine. Pervenne in Biblioteca nel 1896.